Verifiche periodiche e simili: proroga al 15 giugno 2020
La situazione emergenziale che stiamo vivendo, con ogni probabilità non permette di rispettare alcune delle scadenze delle cosiddette “verifiche periodiche”: apparecchi di sollevamento, impianti elettrici di messa a terra, estintori, luci e porte di emergenza etc.
In tal senso, la Regione Veneto, con l’ultima revisione (26 marzo 2020) della propria Linea guida “Indicazioni operative per la tutela della salute negli ambienti di lavoro non sanitari” in materia di coronavirus, evidenzia come l’articolo 103 comma 2 Decreto-Legge 17 marzo 2020 n. 18 (cosiddetto Decreto cura Italia) prescriva che “Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020”.
Su tale base, la Regione Veneto “ritiene che tale disposizione sia applicabile anche agli adempimenti e alle manutenzioni ordinarie degli impianti e dei presidi di sicurezza negli ambienti di lavoro previste dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, tra le quali rientrano, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro di cui all’articolo 71, degli impianti di messa a terra, dei mezzi di sollevamento, la manutenzione di estintori e altri presidi antincendio quali luci di emergenza, porte antincendio, etc.”.
La Linea guida veneta precisa inoltre che “Tali attività sono normalmente realizzate da personale interno specializzato o da personale di ditte esterne, comportando in entrambi i casi lo spostamento di operatori (all’interno di un sito produttivo o tra diversi siti produttivi) in contrasto con le misure restrittive adottate a livello nazionale. Pertanto, si ritiene che tali attività, fatte salve situazioni di rischio grave e immediato, possano ragionevolmente essere differite, purché tempestivamente completate al termine dell’emergenza sanitaria”.