Emergenza “Coronavirus”: il DPCM 25.02.2020 e il “lavoro agile” semplificato
Prosegue la produzione legislativa in materia di “emergenza coronavirus”, con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 febbraio 2020 - Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25.02.2020.
Per quanto di specifico interesse, segnaliamo l’articolo 2 – Lavoro agile, che in pratica consente, fino al 15 marzo 2020, l’adozione del cosiddetto “lavoro agile” in deroga alla disposizioni ordinarie di cui agli articoli da 18 a 23 della Legge 22 maggio 2017 n. 81. Lo stesso articolo 2 prescrive alcuni semplici adempimenti alternativi.
Ricordiamo che per “lavoro agile”, o “smart working”si intende la “modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa. La prestazione lavorativa viene eseguita, in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva”.