Nanomateriali: un rischio lavorativo emergente Dall’ISS disponibile lo “stato dell’arte”
I nanomateriali – ovvero minuscole particelle invisibili all'occhio umano – sono già molto diffusi nella nostra vita quotidiana, in prodotti di uso comune come alimenti, cosmetici, elettronica e farmaci. Parallelamente, la loro diffusione aumenta nei luoghi di lavoro, sia come materie prime, sia come prodotti finiti. Una diffusione e un utilizzo in costante e netto incremento, con l’inevitabile conseguenza che occorre fare i conti con gli inevitabili aspetti negativi di questi materiali, oltre ovviamente alle molte proprietà positive. In altri termini, con riferimento ai luoghi di lavoro, dobbiamo iniziare a ragionare in termini di “valutazione del rischio da esposizione a nanomateriali”, tipicamente nell’ambito della valutazione del rischio chimico.
In questo ambito, dobbiamo segnalare la realizzazione, da parte dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), di una piattaforma web che rappresenta un po’ lo “stato dell’arte” in questo settore, in effetti poco conosciuto, specie nei suoi aspetti legati alla salute e sicurezza dei lavoratori.
Questa piattaforma, contiene “tutte le informazioni aggiornate sulle normative per l’utilizzo delle nanotecnologie e sullo stato dell’arte delle conoscenze sulla loro tossicità. Tra gli altri risultati anche le conclusioni degli studi in vivo, in vitro e in silico sulla tossicità di diversi nanomateriali già in uso in vari ambiti come quello cosmetico, farmaceutico, alimentare e biomedicale”.
La piattaforma vuole “fornire informazioni chiare e validate scientificamente sulle tipologie di nanomateriali di maggiore interesse da parte della comunità scientifica ed industriale, e sulle procedure e metodi per un loro corretto utilizzo, in linea con i più recenti sviluppi del quadro normativo europeo ed internazionale”.
Per accedere alla piattaforma https://nanotecnologie.iss.it/